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 Songs    | Albums    | Album Arts 
 
 
| Song: | Nosfigatus | 
 
| Album: |   | Genres: |   |  
| Year: |   | Length: | 236 sec | 
 
 
Lyrics: 
 Jackson, Bigazzi, Savio 
 
 Nel milleottocento quindici a Las Vegas, vicino a Las Figas 
 C'era la signora Tampax, sorella maggiore del colonnello OB.
 Dal connubio incestuoso di queste due persone malfamate e mal sfamate
 Nacque un piccolo vampiro, Nosfigatus.
 Ello si aggirava in tutti i locali della zona
 Preferiva gli ospedali di pronto soccorso perché il sangue era ruspante
 E si prendeva di fresco. Si spacciava per infermiere, in loco,
 E dopo aver dato tre-quattro capate al paziente
 Si buttava addosso con una corsa frenetica 
 E succhiava dai tre ai quattro litri a sera
 Lo chiamavano Nosfigatus il vampirla. 
 
 Ma una sera incappò in un costo di blocco della Frigos:
 Dopo averlo perquisito dalle dodici alle tredici volte
 Lo dichiararono Innocenzo Primo e si buttò nella rupe
 E qui finisce il primo capitolo.
 Quattro giorni dopo, dopo lo stacco musicale del maestro Percuoco
 Esso, della ditta Esso, Petrolieri e Affini, 
 Fondando il blocco del golfo Persico dopo la crisi del settembre 1984,
 Coadiuvato dalle forze Apakistane Appaghistane
 Si buttò a capate nella rotta del Pacifico e risorse senza nessun salto
 Ma fu preferito perché era lui, Nosfigatus. 
 S'intromise pertramente nella crisi afro-tusco-tracamana-cubana
 E li fece far pace.
 Ma non si misero d'accordo, e fu la guerra.
 Per dire: una guerr'e'mmerda.
 Morti: uno, 
 Setacciati: cinque, 
 Deportati: sei,
 Bolzano: meno quattro,
 Neve in alt'Italia e nebbia in Valpadana,
 Che quella c'è sembro. 
	
	
	 
	
		
		
	
	
  
	
			
	   	 
      
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