Zero niente novità e di lavoro faccio l'angolo di un bar
con un cappotto pesante e leggero con un futuro da cani bastardi
zero donne zero soldi zero amici zero sguardi
zero palle zero pugni zero stelle zero sogni
Ero prima di esser me il novemiladuecentotrentatre
avevo casa bollette e patente avevo un corpo ma dentro non c'ero
e ora sono trasparente non più bianco non più nero
sconosciuto al mittente finalmente zero zero
Zero e chi si muove più se anche l'amore è un noioso su e giù
e tu ragazza col sole tra i denti e un assorbente al posto del cuore
tu che a letto davi i punti e mi tenevi prigioniero
fra le gambe i sentimenti ma per te contavo zero
Non mi piacciono i perdenti voglio un uomo più sicuro
che è nel giro dei potenti quelli che ce l'hanno duro
Sì tutti numeri uno e va bene così
tutti in centro a Milano e nessuno che aiuta nessuno ma io
sono amico di un treno che passa di qui
e mi porta ogni giorno il profumo del mare e un vestito da zero
Zero è una malattia che non si viene più neanche in fotografia
in questo mondo di ricchi panini
come granelli di umana polenta
forse siamo dei bambini in piscine di placenta
siamo gli ultimi dei primi perchè il mondo non rallenta
Sì tutti numeri uno ma senza di me
come fate a far dieci a far cento a far mille
miliardi da zero...
Senza gli zero
chi se ne frega dell'acqua e sapone
voglio una vita di barba e pensiero
voglio un grande scatolone che si vede solo il cielo
e una doccia di acquazzone tanto il sole asciuga e costa zero.