Non amo chi parla troppo, ma senza arrivare al dunque Non amo chi quando perde sorride e ti chiede il cinque Non amo questa politica immersa nel perbenismo Le frasi che fanno effetto tipo: 'Crollo ma resisto'
Non amo le foto messe per scopi pubblicitari Le vostre parole dolci a caratteri cubitali Non amo la religione che avanza mentre indietreggia Non amo chi fa la predica e nella testa bestemmia Non amo le vostre facce, per questo non mi confondo Non amo questa mia faccia, per questo non mi conosco Non amo le tue divise in cui senti di essere forte Non sei quello che hai addosso, ma quel che sogni la notte
Non amo quando mi guardi e la pelle rabbrividisce Perché essere meno forte mi renderà un po' più triste Non amo chi dice: 'Vinco' e il secondo dopo fallisce Non amo chi qui sorride, ma in fondo non sa se esiste
Non amo le mani strette alla fine di una serata Vuol dire che c'è un accordo nascosto in quello che è stata Non amo chi c'ha il potere di alzarsi senza un richiamo Chi a scuola prendeva dieci e diceva: 'Non ho studiato'
Non amo gli inviti scritti alle feste di gente in gamba Perché ero quello che voi tenevate sempre alla larga Sì, quello che aveva un sogno come unica sua arma Si, quello che tu chiamavi: 'Quel tizio strano che canta' Non amo chi si lamenta che il mondo non lo capisce Se mentre lo dice aspetta che fuori il tempo schiarisce Non amo le tue domande sul senso dei miei silenzi Io parlo quando sto zitto, negli occhi nascondo i denti
Non amo quando ritorno solo e chiudo porta a chiave Mi guardo dentro allo specchio e non so più chi sto a guardare Non amo chi mi descrive con tre parole in due pagine Non amo questi soldi, mi rendono solo fragile