Chi Sono Io Chi Sei Tu cos'è Che Ci Fa Essere Così Lontani in Cosa Tutt'e Due Possiamo Dirci Umani e Se Possiamo Dirci Umani Che Cosa Ci Divide e Cosa Lega I Nostri Due Destini Indissolubilmente che La Distanza È Tanta Ma Anche Niente Improvvisamente chi Sono chi Sono Questi Qui Che Vanno Avanti Per Le Strade in Testa Grandi Carichi In Braccio Bimbi Piccoli ma Così Piccoli Che Sembrano Infiniti gli Sguardi Ammutoliti Di Ormai Troppi Lamenti che Ormai Più Non Li Senti e Sono Coreografici Elementi di Questa Modernità Che Sembra Una Follia talmente Collettiva Che Non La Vedi Più chi Sono Queste Madri Senza Più Un Goccio Di Latte Dentro La Tv chi Sono Io chi Sei Tu siamo Noi in Altre Vite In Altre Latitudini in Altre Compagnie In Altre Solitudini siamo Sempre Inesorabilmente Noi uniti Nell'abbraccio Di Una Stella divisi Dentro Al Muro Di Una Cella
chi Sono chi Sono Questi Qui Intorno A Un Tavolo Che Parlano con Traduzioni Simultanee Di Parole Che Non Cambiano che Un Giorno Si Sorridono E L'altro Si Accoltellano e Firmano Con Quegli Inchiostri Che Poi Si Cancellano promesse Che Poi Non Mantengono e Fuochi Che Si Spengono chi Sono Questi Uomini Che Arrivano Da In Culo All'universo e Pensano Che Aldilà Del Mare Lì Può Essere Diverso e Allora Partono disperazione Genera Speranza e Si Ritrovan Dieci In Una Stanza tra Quattro Muri Di Intolleranza forse Giustificabile Nell'ottica Di Un Popolo che Popolo Non È Neanche Per Niente al Massimo La Puoi Chiamare Gente chi Sono Questa Gente che Un Poco Mi Somiglia E Un Poco No un Po' È La Mia Famiglia E Un Poco No un Po' L'ammazzerei E Un Po' Gli Voglio Bene il Sangue È Sempre Rosso indipendentemente Dalle Vene siamo Noi in Altre Vite In Altre Latitudini in Altre Compagnie In Altre Solitudini siamo Sempre Inesorabilmente Noi uniti Dall'abbraccio Di Una Stella divisi Dentro Al Muro Di Una Cella