Ricordo la mia infanzia in un paese Col sole nelle strade e per le case Le donne si vestivano di nero Tra il bianco dei cortili e delle cose La noia, l'abbandono e l'allegria Per noi erano il pane quotidiano
Ricordo il mio viaggio a primavera Su un treno di speranze e di attese Ulivi che correvano lontano Tra il bianco dei cortili e delle chiese E fu la prima volta su di me Che l'emozione vinse la sua partita
Quanto fumo Quanta nebbia Quant'è grande la città Ma chi sono io? Che farò da solo? Solo io in cerca di chi Ancora non so
Palazzi di cemento tutt'intorno Sirene che tagliavano il silenzio Le donne si vestivano alla moda Lasciandoti pensare molte cose Le luce de tramonto sempre uguali Nell'aria c'era odore di emozione
Nel grigio delle chiese e delle case Nasceva tra lo smog il primo amore Discorsi che sapevano di niente Per non sentirsi soli tra la gente
Quanto fumo Quanta nebbia Quant'è grande la città Ma chi sono io? Che farò da solo? Solo io in cerca di chi Ancora non so