Io sono un istrione ma la genialità è nata insieme
a me Nel teatro che vuoi dove un altro cadrà io mi
surclasserò. Io sono un istrione ma la teatralità scorre dentro
di me Quattro tavole in croce e qualche spettatore chi sono lo vedrai. Lo vedrai.
In una stanza di tre muri tengo il pubblico con me sull'orlo di un abisso oscuro col mio trac e coi miei tics. E la commedia brillerà del fuoco sacro acceso in me E parlo e piango e riderò del personaggio che vivrò. Perdonatemi se con nessuno di
voi non ho niente in comune Io sono un istrione a cui la scena dà la giusta dimensione.
La vita torna in me ad ogni eco di scena che io
sentirò e ancora moriro di gioia e di paura quando il sipario sale paura che potrò non ricordare
più la parte che so già poi quando tocca a me puntuale sono là nel sogno sempre uguale. Uguale.
Io sono un istrione ed ho scelto oramai la vita che farò Procuratemi Voi sei repliche
in città e un successo farò. Io sono un istrione e l'arte, l'arte sola è la vita per me Se mi date un teatro e un ruolo adatto a me il genio si vedrà. Si vedrà.
Con il mio viso ben truccato con la maschera che ho sono enfatico e discreto versi e prosa Vi dirò. Con tenerezza o con furore e mentre agli altri mentirò fino a che sembri verità fino a che io ci crederò. Non è per vanità quel che valgo lo so e ad essere sincero solo un vero istrione è grande come me ed io ne sono fiero. ed io ne sono fiero. ...........................................