La scenografia dei tuoi appartamenti buia sacrestia della teatralità... La diplomazia lavabiancheria dei miei chiarimenti solita amnesia della tranquillità... La didascalia dei tuoi atteggiamenti sacra liturgia della formalità... L'autobiografia enciclopedia dei miei mutamenti tormenti meteorologia della scontrosità e della codardia...
E ci baciamo là sopra il boccascena dell'ultima cena di chi tradirà... E un'altra volta in più già ci si uccide la passione dentro un'auto nel burrone la spingiamo giù ma...
Siamo sempre qua storie in bianco e nero dove abbiamo solo un ruolo fisso da comparsa nelle file di un bolero e tutto il resto è farsa...
Noi venimmo qua facce da straniero dentro questa scena oscena per non farne a meno altro giro di bolero ed un altro sorso di veleno...
La radiografia dei miei giuramenti vaga profezia della meschinità... La coreografia scelta simmetria dei tuoi turbamenti nuda rapsodia della sinuosità... La tappezzeria dei miei pentimenti fiacca parodia della maturità... La cineseria microchirurgia dei tuoi sentimenti lamenti pura maestria della fragilità e della tirannia...
E se il mio cuore sta fermo alla frontiera tu ti mostri fiera della vanità... Perché ci sono anch'io là tra i tuoi ninnoli d'avorio a suonare il repertorio di un eterno addio ma...
Siamo sempre qua chiusi in un mistero che l'amor sia tutto è tutto ciò che noi sappiamo dell'amore che è il bolero in cui ci muoviamo...
Noi saremo qua tra il falso e il vero il bene e il male quando voleremo digitando uno e zero in una realtà virtuale o contando il tempo di un bolero