La fossa del leone e' ancora realta uscirne e' impossibile per noi e' uno slogan falsita'. Il nostro caro angelo si ciba di radici e poi lui dorme nei cespugli sotto gli alberi ma schiavo non sara' mai.
Gli specchi per le allodole inutilmente a terra balenano ormai come prostitute che nella notte vendono un gaio cesto di amore che amor non e' mai
Paura e alienazione e non quello che dici tu le rughe han troppi secoli oramai truccarle non si puo piu'.
Il nostro caro angelo e' giovane lo sai le reti il volo aperto gli precludono ma non rinuncia mai cattedrali oscurano le bianche ali bianche non sembran piu'. Ma le nostre aspirazioni il buio filtrano traccianti luminose gli additano il blu.